Una vecchia barzelletta raccontata dai nostri nonni recitava cosi: la moglie accompagnando il marito dal medico recitava "Dottore mio marito soffre di tanti malanni, cosa possiamo dargli?", il medico rispondendo "signora, facciamoci due fanghi!!", "perchè fanno bene?", "non so ma almeno si abitua al terreno!!!".
Ebbene sulle origini del termalismo e dell'utilizzo dell'acqua mescolata all'argilla si potrebbe scrivere un trattato, talmente antica sarebbe la pratica della fangoterapia. Qualcuno cita gli egiziani che per primi mescolarono l'acqua e l'argilla del delta del Nilo facendo impacchi a scopi curativi della pelle e per bellezza. Il primo a descrivere l'utilizzo dell'acqua nelle sue varianti più diffuse, calda, fredda, inalata o le abluzioni fu Ippocrate. Ma è intorno al sesto-settimo secolo A.c che iniziarono a nascere presso i Greci i primi veri e propri stabilimenti termali, le Termopili tra la Locride e la Tessaglia. Ippocrate in una sua opera descriveva le caratteristiche che doveva possedere un bagno termale: essere ben areato, avere un buon riciclo di acqua calda e fredda di tipo continuo e associarlo a esercizi ginnici, massaggi con essenze e oli profumati. Le terme greche avevano tutte queste caratteristiche ma erano prive di vasche ad immersione introdotte in epoca posteriore. Tra le tante opere ingegneristiche che elevarono i Romani da semplici pastori e agricoltori a degni eredi della cultura greca ci sono le centinaia di terme che capillarizzano il territorio italiano e che rappresentano non solo un luogo di benessere che in epoca repubblicana romana veniva affidato a imprenditori edili che in forma privata si accaparravano la costruzione delle terme allo scopo di scalare le posizioni sociali a ranghi superiori. Infatti in epoca romana repubblicana, il bagno era ancora praticato in casa con tini di legno non più di due-tre volte a settimana e al massimo si praticava nei bagni pubblici o terme private nei giorni festivi. E' con l'età imperiale che le terme assunsero un vero e proprio ruolo di aggregazione sociale. Gli investimenti erano molto spesso finanziati dagli imperatori, allo scopo di accattivare la popolazione, i prezzi degli ingressi spesso venivano abbattuti per permettere anche ai non abbienti di poter usufruire dei bagni termali. Si introdusse la figura del "conductor" colui a cui veniva affidata la gestione dello stabilimento, i "fornacarii", addetti al riscaldamento, "l'unctor e l'alipilus", rispettivamente il massaggiatore e l'estetista. Con l'imperatore Adriano fu introdotto il divieto dei bagni promiscui, le donne e gli uomini potevano accedere alle terme in orari diversi e con tariffe diverse. Le opere ingegneristiche si evolvero in stanzoni enormi con ognuna una funzione diversa: il calidarium, acqua calda, il tepidarium, zona di intervallo, il frigidarium, zona di acqua fredda e grandi piscine per la natatio.
Ad oggi gli stabilimenti termali in Italia sono oltre 400, senza contare le migliaia di Spa e centri per il fango di medicina estetica, ma allora i fanghi fanno davvero bene?
Ebbene diversi studi evidenziano un primo aspetto più che curativo, potremmo definirlo psicologico e che il termalismo e le terme sembrano modificare positivamente i livelli di cortisolo in soggetti sia sani che malati. Ciò evidenzia il piacere della popolazione di andare per terme. Numerosi studi santificano l'utilizzo dei fanghi e del termalismo in generale nella cura dell'osteoartrite del ginocchio, la lombalgia cronica e la fibromialgia (PMID: 28644605). La fibromialgia in particolare trarrebbe beneficio da un trattamento multerapia che prevede nel breve termine e a cicli regolari sedute di fangoterapia e balneoterapia (PMID: 20120164). Insomma oltre al piacere anche una prospettiva di cura che riduce notevolmente l'utilizzo di farmaci antinfiammatori, migliora la qualità della vita e la limitazione funzionale dei soggetti affetti da patologie osteoarticolari del sistema muscolo-scheletrico. Un altro interessante studio propone la fangoterapia e il termalismo un efficace metodo di preservazione del microbiota epiteliale, cioè di tutte le malattie della pelle compresa la psoriasi e l'artrite psoriasica che traggono enormi benefici dall'applicazione dei fanghi e dalle cure balneoterapiche.
E allora tutti alle terme!!
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