Elvira Romano, un politico tra la gente...la sua Magnifica Gente

Mario Volpe • 29 luglio 2024

Lontana dagli scorci mondani dell'esistenza, Elvira Romano ha assunto in questo momento una dimensione aristotelica: è totuus politikòn. Un ruolo inedito per una donna che disdegna le ammucchiate di potere e predilige stare nei luoghi del popolo, laddove il popolo, la sua gente, magnifica gente, si manifesta a lei col suo portato di sofferenza, frustazione e speranza.

Ed è qui l'habitat naturale di Elvira, che pure di censo medio-borghese è, ma ha variazioni dell'anima proporzionali al ruolo che svolge, dove ogni giorno si tocca con mano il corpo vivo della gente e dei suoi ingarbuglati destini. Elvira c'è, ci sarà, e non basteranno traversie costruite a tavolino a distoglierla dal suo emisfero: la Gente (Felice Massimo De Falco)

di Mario Volpe


Il binomio tra impegno politico e sensibilità morale non dovrebbe essere un eufemismo, eppure è da troppo tempo – dopo il colpo di scopa alla vecchia Repubblica – che la gente comune si aspetta un radicale cambiamento, non solo dei principi morali, ma soprattutto dei comportamenti pratici della politica.


Giacché la politica in astratto non esiste, ma nel concreto esistono gli uomini e le donne che la praticano, tale aspettativa è riposta nella buona volontà dei nuovi volti e dei nuovi messaggi e propostiti che avrebbero dovuto sorridere alla gente comune risolvendone problemi. Ma purtroppo la maggior parte di essi restano tuttora irrisolti a causa di pratiche di governo non sempre appropriate.


Eppure, la parola politica, dalla sua chiara derivazione greca, significa: l’arte di governare, e il politico di conseguenza è colui che pratica tale arte. E se l’arte è, come sappiamo, l’esaltazione del talento di una persona nella sua eccezione espressiva, ciò che di conseguenza (seppur inconsapevolmente) si aspetta la gente da un buon politico è che metta in pratica il suo talento a beneficio della società.


Sebbene ciò non sempre accade non è, inversamente, sempre vero che tali capacità non vengono portate ai massimi livelli da chi si immola con passione e coscienza nel rivestire tali incarichi. Perché, diciamocela tutta, fare politica o governare non è come scrivere un romanzo o dipingere un quadro dove qualsiasi decisione dell’artista è inopinabile.


In politica bisogna confrontarsi con idee diverse, incontrare e conciliare i differenti bisogni dei cittadini che pare siano sempre più numerosi e quindi occorre, come direbbero gli informatici, un interfaccia user-friendly; ossia un modo di comunicare facile e amichevole che può vantare soltanto il politico pervaso da una sensibilità fuori dal comune al punto da riuscire a sviscerare il ruolo istituzionale dal suo essere persona.


Un esempio calzante di tali capacità è ben espresso dall’assessore al Patrimonio, alle Fondazioni, alle Associazioni e alle Pari opportunità rivestito dall’avvocato Elvira Romano al Comune di Pomigliano d’Arco. Sebbene le diverse cariche d’assessorato di cui tutte rivestite nella rispettiva importanza, quella delle Pari Opportunità ricopre un maggiore ruolo sociale, e affidarla alla figura della dottoressa Romano è stata la freccia scoccata al centro del bersaglio per le sue qualità empatiche verso chiunque e la sua capacità di immedesimarsi nella vita reale dei suoi concittadini ponendosi al servizio di tali necessità senza eludere minimamente ciò che il suo assessorato comporta.


Se dovessimo sviscerare una definizione tecnica di tale ruolo potremmo certamente evidenziare che l’Assessorato alle Pari Opportunità̀ è sentinella alle tematiche di genere progettando e mettendo in pratica interventi concepiti a favorire una migliore qualità̀ della vita della comunità̀ locale, oltre a costruire occasioni di inserimento lavorativo e sociale aiutando tutti coloro che sono costretti ad affrontare situazioni di disagio e di emarginazione.


Un ruolo, quello di Elvira Romano, a stretto contatto con la gente e che solo uno spirito mosso da forte sensibilità morale è, indiscutibilmente, capace di affrontare. Ma a prescindere dai doveri personali, dalla formazione personale di un politico il primo impatto è il suo sorriso, lo sguardo verso la propria città e i propri concittadini, il tono di voce e il garbo con cui è capace di affrontare temi che per taluni sembrano montagne mentre sono cunette per altri, perché pur stando tutti sulla stessa barca non tutti ne occupiamo lo stesso posto.






 

 

 

 




Share

Tutti gli articoli

Autore: Redazione 25 aprile 2025
Si è tenuto il 14 aprile, al Senato della Repubblica l'evento " La Bellezza come cura ", un'importante occasione di riflessione e confronto sul ruolo della dermocosmesi sociale nel supporto ai pazienti oncologici e alle persone in condizioni di fragilità.
Autore: Felice Massimo De Falco 25 aprile 2025
Maria Parente è un cruciverba di aspirazioni più o meno compiute, sospinta dalla bellezza, l’intelligenza e la passione..
Autore: Felice Massimo De Falco 21 aprile 2025
Ora la Chiesa è chiamata a sfide complesse: saprà guardarle in faccia o ripiegarsi nell’arida liturgia?
Autore: Felice Massimo De Falco 19 aprile 2025
Sono sere umide di primavera, e la Napoli degli “addetti ai lavori” sembra trattenere il fiato.
Autore: Marianna Marra 19 aprile 2025
"Vorrei che potessimo parlare più a lungo, ma sto per avere un vecchio amico per cena stasera".
Autore: Marianna Marra 8 aprile 2025
Tratto da “Fuochi” di Marguerite Yourcenar. Lina Sastri in Maria Maddalena - regia e drammaturgia di Lina Sastri - costumi di Lina Sastri. Sabato 12 Aprile 2025 ore 20,30 presso DOMUS ARS FONDAZIONE IL CANTO DI VIRGILIO Via Santa Chiara, 10 (NA). 
Autore: Felice Massimo De Falco 3 aprile 2025
La Notte Nazionale del Liceo Classico torna con la sua XI edizione, e il Liceo Vittorio Imbriani di Pomigliano d’Arco (Na) è pronto ad accendere i riflettori sul valore intramontabile della cultura classica.
Lina Sastri
Autore: Marianna Marra 2 marzo 2025
intervista a Lina Sastri
Autore: Felice Massimo De Falco 1 marzo 2025
Don Tonino Palmese: " Nella gran parte delle persone che incontro trovo il dramma dell'errore. Sono pochissimi quelli che appaiono "spavaldi" nel ricordare ciò che hanno commesso. Sono anni che pur accompagnandomi al mondo dei familiari delle vittime innocenti, ho constatato che anche tra i colpevoli c'è un'immensa storia di persone che da vittime "del sistema" sono poi diventati colpevoli. Ovviamente ciò non "assolve" come si farebbe con una spugna legislativa ma si deve attivare tutto il bene e il meglio possibile per riumanizzare la storia di ciascuno".
21 febbraio 2025
"Per quanto si possa prendere d’esempio qualcuno, ho sempre creduto che si impari solo dagli sbagli che tu stesso commetti".
Altri post