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Le nuove frontiere della della psichiatria passano per l'uso degli psichedelici - Intervista allo scienziato Andrea Fagiolini

Felice Massimo De Falco • 4 luglio 2024

L’Organizzazione mondiale della Sanità stima che i disturbi mentali siano la prima causa di disabilità nel mondo, come nel caso della diffusissima depressione. Una fetta non trascurabile di pazienti, non risponde agli antidepressivi finora in uso. C’è poi il fatto che, qualora questi farmaci risultassero efficaci, la loro azione si manifesterebbe dopo alcune settimane di terapia. E nell’attesa si soccombe ad un dolore interiore che fa desiderare la morte. Davanti a questa emergenza, la psichiatria cerca risposte innovative ed immediate, andando a rivalutare sostanze che nell’immaginario comune sono spesso abiurate. Infatti, in psichiatria sta nascendo una nuova frontiera nella cura delle malattie mentali.

Molti studi e uso di sostanze come ketamina e LSD, considerate droghe distruttive, indicano che, trasformate chimicamente in laboratorio, possano addirittura portare alla remissione di malattie molto invasive come la depressione e l’ansia. Nel gergo della droga l’hanno chiamata «Special K». Ed è davvero speciale la ketamina: realizza talvolta il sogno di ogni malato di depressione, cioè farla sparire nel giro di ore. Anche Elon Musk, di recente, ha dichiarato di farne uso due volte a settimana per rimodulare i neuroni.

L’Organizzazione mondiale della Sanità stima che i disturbi mentali siano la prima causa di disabilità nel mondo, come nel caso della diffusissima depressione. Una fetta non trascurabile di pazienti, non risponde agli antidepressivi finora in uso. C’è poi il fatto che, qualora questi farmaci risultassero efficaci, la loro azione si manifesterebbe dopo alcune settimane di terapia. E nell’attesa si soccombe ad un dolore interiore che fa desiderare la morte. Davanti a questa emergenza, la psichiatria cerca risposte innovative ed immediate, andando a rivalutare sostanze che nell’immaginario comune sono spesso abiurate. Infatti, in psichiatria sta nascendo una nuova frontiera nella cura delle malattie mentali.


Molti studi e uso di sostanze come ketamina e LSD, considerate droghe distruttive, indicano che, trasformate chimicamente in laboratorio, possano addirittura portare alla remissione di malattie molto invasive come la depressione e l’ansia. Nel gergo della droga l’hanno chiamata «Special K». Ed è davvero speciale la ketamina: realizza talvolta il sogno di ogni malato di depressione, cioè farla sparire nel giro di ore. Anche Elon Musk, di recente, ha dichiarato di farne uso due volte a settimana per rimodulare i neuroni.


Negli ospedali italiani, non tutti, sono diversi anni che ai pazienti affetti da depressione resistente ai farmaci tradizionali, si somministra l’esketamina, un derivato della ketamina, inalato attraverso 2 o 3 spruzzi. Il nome commerciale è Spravato. I risultati sembrano essere molto positivi stando al feedback dei pazienti sottoposti a tale trattamento. Questa nuova prospettiva terapeutica apre scenari rivoluzionari ma innesca anche diatribe etiche sull’uso in medicina di sostanze considerate illegali.


Ne abbiamo parlato col Prof. Andrea Fagiolini, primario di Psichiatria presso l’ospedale Le Scotte di Siena, farmacologo di fama mondiale, considerato uno dei massimi esperti di disturbo bipolare in Italia. Fagiolini è l’unico in Italia ad aver avuto l’autorizzazione a somministrare ai suoi pazienti la ketamina per via endovenosa. E ha oggi allo studio una ricerca sull’efficacia dell’LSD.  Ecco cosa ci riferisce.

 

Prof. Andrea Fagiolini, le persone affette da malattie mentali crescono vertiginosamente nel mondo, allarmando l’OMS. Non crediamo possano esserci solo cause organiche ma conseguenze delle dinamiche sociali e ambientali. Lei cosa ne pensa?


La maggior parte delle malattie mentali nasce da una combinazione di cause organiche (sopratutto genetiche) e “ambientali, sopratutto psicologiche e sociali. Per molte persone, le dinamiche sociali, ambientali ed economiche giocano un ruolo fondamentale. L'isolamento sociale (o comunque l’allentamento dei rapporti sociali, che sono sempre più superficiali), lo stress lavorativo, le incertezze economiche, il minor tempo con cui I familiari possono stare con I bambini nel momento in cui si definisce la loro personalità, sono tutti fattori che possono contribuire al deterioramento della salute mentale.


Prof. Fagiolini, quali sono le nuove frontiere della psichiatria nella cura dei disturbi mentali?


Le nuove frontiere della psichiatria includono l'uso di psicoterapie (interventi che possono essere erogati sia da psichiatri che da psicologici, che abbiano avuto un training specifico) personalizzate affiancate a tecnologie avanzate come la neuroimaging e la stimolazione cerebrale non invasiva, nonché l'integrazione di approcci di neuromodulazione innovativi. Inoltre, l'uso di sostanze psichedeliche come la ketamina e l'LSD sta emergendo come un campo promettente per il trattamento di disturbi resistenti ai farmaci tradizionali. La ricerca genetica e l'epigenetica stanno anche aprendo nuove possibilità per personalizzare le terapie in base alle caratteristiche individuali dei pazienti in modo da avere, anche nel nostro campo, una specie di ‘antibiogramma’. Si comincia a parlare sempre con più maggior interesse di uso di sostanze psichedeliche come la ketamina, esketamina, psilocibina o LSD nella cura della depressione. Lo stesso Elon Musk ha dichiarato di farne uso.


Come si è scoperto che queste sostanze, ritenute “droghe da sballo”, possano esser efficaci nel vostro campo?


La scoperta dell'efficacia delle sostanze psichedeliche nel trattamento dei disturbi mentali è il risultato di decenni di ricerca scientifica. Negli anni '50 e '60, queste sostanze erano già oggetto di studio, ma furono poi stigmatizzate e rese illegali. Recentemente, grazie a nuovi e rigorosi studi clinici e alla revisione delle normative, è stato possibile dimostrare che, sotto supervisione medica, che alcune di queste sostanze (sopratutto esketamina e ketamina: per le altre sostanze, non ci sono ancora certezze scientificamente valide) possono indurre cambiamenti significativi nella neuroplasticità e nelle reti neurali del cervello, aiutando a ridurre i sintomi della depressione e di altri disturbi psichiatrici.


Già qualche anno, in molti ospedali italiani si usa l’esketamina intranasale per la depressione resistente ai farmaci. Di cosa è composta e quali sono gli effetti collaterali?


L'esketamina è un derivato della ketamina, composto dall'enantiomero S della molecola. Viene somministrata per via intranasale ed è utilizzata per trattare la depressione resistente ai trattamenti tradizionali. E’ un farmaco che è stato studiato in modo scientificamente ineccepibile e che, per molti pazienti, ha dimostrato un rapporto favorevole tra rischi e benefici. Nei pazienti con depressione resistente, si osserva spesso una potenza superiore e più rapida di quella di altri trattamenti. Gli effetti collaterali non mancano ma sono generalmente transitori e monitorabili all'interno di un contesto clinico sicuro.

Lei nel suo reparto all’Ospedale di Siena è l’unico in Italia ad utilizzare la ketamina endovenosa da quasi 10 anni. Che differenza c’è con l’esketamina? Come agisce sul cervello?


La ketamina endovenosa viene somministrata direttamente nel sangue, attraverso infusione endovenosa, permettendo un controllo preciso del dosaggio e dell'inizio dell'effetto terapeutico. La differenza principale con l'esketamina è nella modalità di somministrazione e nella composizione chimica, poiché la ketamina include entrambi gli enantiomeri (S e R) mentre l’esketamina include solo l’enantiomero S. Entrambi I farmaci agiscono principalmente come antagonisti del recettore glutamatergico NMDA, portando a una rapida modulazione delle connessioni sinaptiche e miglioramenti nei sintomi depressivi. L’esketamina, di solito, è tollerata meglio ed è di più semplice somministrazione. Infatti, l’esketamina è somministrata per via inalatoria e non endovenosa, non richiede monitor cardiaco, monitor respiratorio, ossigeno, etc. Infine, esketamina è stata studiata meglio ed ha un’indicazione specifica per la depressione resistente, mentre ketamina non ha un’indicazione specifica, anche se è stata ben studia anch’essa, sebbene non attraverso studi regolatori. Per la maggior parte dei pazienti, preferiamo quindi esketamina inalatoria. Tuttavia, ci sono alcuni pazienti con caratteristiche cliniche che ci fanno ancora preferire ketamina endovenosa.


Quali sono i risultati che ha ottenuto con queste terapie?


I risultati ottenuti con esketamina inalatoria e con ketamina endovenosa sono stati molto promettenti, mostrando una riduzione rapida e significativa dei sintomi depressivi in pazienti che non avevano risposto ai trattamenti tradizionali. Alcuni pazienti hanno riportato miglioramenti già dopo poche ore dalla somministrazione, con effetti duraturi nel tempo. È un'opzione terapeutica che ha portato speranza a molti pazienti che altrimenti avrebbero avuto poche alternative.


C’è allo studio l’uso dell’LSD. Cosa dicono i primi risultati?


I primi studi sull'uso dell'LSD nel trattamento dei disturbi mentali indicano risultati promettenti, specialmente nel trattamento della depressione, del disturbo da stress post-traumatico e delle dipendenze. I pazienti riportano non solo una riduzione dei sintomi, ma anche esperienze di introspezione profonda e cambiamenti positivi nel loro approccio alla vita. Tuttavia, è necessario continuare la ricerca per comprendere meglio i meccanismi d'azione e garantire la sicurezza e l'efficacia a lungo termine e, ad oggi, non suggerirei a nessuno di usare questo farmaco. I dati della ricerca non sono ancora sufficienti a stabilire con certezza il rapporto tra rischi e benefici.


Si possono salvare vite umane spesso distrutte dalla malattia con gli psichedelici?


L'uso controllato e terapeutico delle sostanze psichedeliche ha il potenziale di salvare vite umane, specialmente in casi di depressione resistente ai trattamenti e di altre malattie mentali gravi. Queste terapie possono offrire una nuova speranza e migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti. Devono però essere usate in ambienti clinici controllati e dopo valutazioni molto approfondite. Al momento, le uniche che raccomanderei (per pazienti con diagnosi specifiche e opportunamente valutati da un medico) sono solo esketamina e ketamina. Per le altre, mancano ancora risposte scientificamente accettabili.


Tali sostanze sono spesso bollate come pericolose per la vita nell’immaginario comune. A quale principio etico risponde invece la rivalutazione di tali sostanze?


La rivalutazione delle sostanze psichedeliche risponde al principio etico dell’agire nel miglior interesse dei pazienti per promuovere il loro benessere, senza pregiudizi. La ricerca scientifica rigorosa e la supervisione medica sono fondamentali per garantire che questi trattamenti siano sicuri ed efficaci. Le stesse ketamina o esketamina, se usate nel modo sbagliato, nei pazienti sbagliati, o in dosi eccessive possono passare da essere farmaci salvavita a essere droghe di abuso o ‘veleni’ capaci di rovinare la vita delle persone.


Quali sono i vantaggi terapeutici e pratici dell’uso di queste sostanze?


I vantaggi terapeutici includono una rapida riduzione dei sintomi depressivi, anche nei pazienti a rischio di suicidio, la possibilità di trattare casi di depressione resistenti ai farmaci tradizionali e l'induzione di cambiamenti positivi a lungo termine nelle reti neurali del cervello. Ripeto però che queste terapie possono essere somministrate solo in un contesto clinico controllato, con monitoraggio medico continuo, garantendo così la sicurezza dei pazienti.


Come si immagina la psichiatria fra 50 anni?


Immagino una psichiatria molto più integrata con altre discipline mediche e scientifiche, con terapie personalizzate basate sul profilo genetico e biologico di ogni paziente. La tecnologia avrà un ruolo fondamentale, con l'uso di intelligenza artificiale e big data per sviluppare trattamenti su misura. Inoltre, prevedo una maggiore accettazione e utilizzo di alcune delle terapie psichedeliche attualmente in fase di studio, con protocolli standardizzati e accessibili a una vasta gamma di pazienti. La salute mentale sarà trattata con la stessa attenzione e rispetto riservati alla salute fisica, riducendo lo stigma e migliorando la qualità della vita per milioni di persone.

 

 

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