Dopo un decennio tra UDC e Forza Italia, anni di agone elettorale, è approdato a nuova vita. Come si trova nella sua nuova casa?
Per la precisione io sono stato iscritto a Forza Italia dal 1996 ed ho ricoperto il ruolo di coordinatore regionale giovanile dal 1997 al 2005 oltre ad essere stato il responsabile del Sud per Università dei giovani ed il vicario cittadino ( del partito ) dal 2001 al 2004 . Consigliere circoscrizionale dal 97 al 2001 e poi comunale per 4 volte e consigliere metropolitano alla prima consiliatura con la nuova legge elettorale , poi coordinatore cittadino e capogruppo prima dell’Udc ( dal 2006 al 2008 ) e poi di Forza Italia fino alle mie (sempre spontanee) dimissioni .
Di estrazione popolare, rivendico di essere un prodotto sano di quella che Don Gianni Badget Bozzo chiamava la Berlusconi Generation ( in senso positivo però e non nella deriva di Ruby, etc ).
Oggi, dopo aver fondato "Azzurri per Napoli ( a sostegno di Manfredi ) e dimostrato alle comunali di Napoli ancora una volta con quasi 19000 voti di essere sempre "quello da battere", posso dire di essere in attesa di un soggetto politico nuovo.
- La rottura con Forza Italia è stata forte. Quali motivi l’hanno portato al redde rationem con i sodali del Cavaliere?
Con tanti ex forzisti mi sento e vedo e devo dire che guardandomi indietro penso che saremmo stata una comunità straordinaria che si è dissolta per errori personali di tanti e per un disegno politicamente criminale di Fulvio Martusciello che voleva rimanere solo per poter gestire al meglio le ceneri di quello che fu un glorioso partito.
- Non si capisce se Martusciello abbia fatto tabula rasa degli “infedeli” o si sia ritrovato solo a dover rifare un partito in libera uscita in Campania.
La colpa di tutto ciò va ricercata anche negli altri soggetti politici campani e nazionali, me compreso , però , e con il tempo appare evidente che è stato compiuto un disastro politico solo in parte indotto dall’ egoismo politico di Fulvio .
Il futuro politico mio e dei cosiddetti ‘ moderati ‘, che io preferisco definire popolari liberali e riformisti, è legato alla costruzione di un centro politico valoriale ed alla generosità dei nuovi leaders che apriranno ( o meno ) a nuove figure ed anime questo nascente (speriamo presto veramente!) partito.
- Sono andati via tutti: penso a lei, Armando Cesaro, Mara Carfagna, Paolo Russo ed altri. E tutti siete approdati nella stessa casa. É con Calenda e Renzi il futuro dei liberali e moderati?
La nomina di Mara Carfagna ai vertici di Azione , ad esempio , va in giusta direzione anche se da sola non basta a legare nuovamente tutti gli ex forzisti al progetto. Auspico davvero di potermi tesserare e contribuire alla nascita di una nuova casa politica che renda l’Italia meno dipendente dal bipolarismo che ha prodotto enormi danni alla stabilità ed alla crescita del Paese.
- Non c'è il rischio di formare un barcone di "sommersi e salvati"?
Se gli attori principali avranno questa generosità, oltre ad una visione coraggiosa e prospettica, allora la casa sarà vera e non un barcone di superstiti a cui francamente non sono interessato.
- Cosa vuole fare da grande?
Al momento co- fondo con autorevoli democristiani un ‘associazione denominata POP che sta avendo un riscontro notevole in ogni luogo d’Italia
Poi coltivo le mie aziende con soddisfazione e aspetto che questo processo politico si avvii concretamente , Nel contempo mi divertirò nuovamente con Azzurri a fare la lista in qualche comune ed alla Regione Campania , come ho fatto di recente alle comunali di Napoli .
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