- Consigliere Romano, come si ricostruisce la fiducia coi cittadini dopo la debacle?
La fiducia si ricostruisce solo dopo una delusione o un tradimento. Posso dire di continuare con lealtà e rispetto nel ruolo che il risultato elettorale mi ha destinato, mettendoci la faccia come ho sempre fatto. Non penso comunque di aver perso la fiducia dei cittadini. Non sono delusa del risultato, sono delusa di quanto sta accadendo in città giorno dopo giorno. Pomigliano non merita di essere denigrata ed abbandonata a se stessa come purtroppo sta accadendo negli ultimi tempi.
- Cosa si é rotto nell’alleanza che la sosteneva?
Sono stata candidata e sostenuta da una coalizione che nella prima parte della competizione elettorale ha avuto un grande consenso. Successivamente l’avvicendarsi di ministri ed esponenti del Governo centrale unitamente alle false promesse di chissà quali miracoli, hanno indotto l’elettorato ad orientare la propria preferenza sull’altro candidato, determinando ciò che è sotto gli occhi di tutti. Una parte dell’elettorato, ahimé, si è lasciato suggestionare dalla presenza di cotanti pezzi da 90. Io ero semplicemente Elvira Romano, cittadina pomiglianese senza aver alcun ministro per amico.
- Le é mai venuto in mente che il problema della sconfitta fosse lei stessa?
Non credo di essere stata la causa della sconfitta elettorale della mia coalizione, penso semplicemente che il momento storico della mia candidatura non fosse quello giusto.
- Cosa le dice la gente di questa amministrazione quando va a fare la spesa o quando cammina per strada?
Fin dai primissimi tempi della nuova amministrazione ho sentito varie critiche all’operato di questa maggioranza, che con le proprie iniziative ha vanificato tutti gli sforzi e i progressi raggiunti nel corso degli anni. Lo spettacolo a cui siamo assistendo è a dir poco indecoroso per l’immagine della città che ha visto solo il blocco di vari cantieri e la difficoltà di intere famiglie, direttamente ovvero indirettamente coinvolte nella vicenda. L’unica cosa che è proliferato è stato il lavoro per gli avvocati senza che però a distanza di tempo si sia riusciti a dare una certa impronta di fiducia dei cittadini verso l’azione amministrativa e con il forte rischio di un danno futuro alle casse comunali per effetto dei vari contenziosi che ne hanno tratto l’origine.
- Di Maio non c’é più, vede sbandata l’area ex grillina?
Più che sbandata la vedo dissolta, come neve al sole, come direbbe il mitico Pino Daniele.
- Il sindaco Del Mastro é eterodiretto?
Assolutamente sì, ora spero non sia rimasto da solo e si dia da fare per il bene della mia città. I Sindaci cambiano, ciò che resta è il loro operato e, a quasi tre anni di consiliatura, non vedo la “trasformazione “ di cui tanto si paventava in campagna elettorale.
- L’alleanza Pd/5 stelle non c’é più in Italia, i 5 stelle non ci sono più a Pomigliano, allora cosa tiene insieme questo aggregato senza identità?
La pochezza di contenuti e di esperienza è stato e sarà sempre un boomerang per chi pensava di potersi ergere a Politico puro e limpido. La verità è che, invece, l’attaccamento al potere ed alle poltrone è stato fino ad oggi l’unico collante che ha tenuto insieme questi soggetti, molti dei quali sono solo degli improvvisati alla politica. Non basta un bel vestito per fare bella una persona! Il vestito bisogna anche saperlo scegliere con gusto e, soprattutto, saperlo indossare!
- Come é cambiata la politica dell’amministrazione dopo la dipartita politica del deus ex machina romano?
La valutazione non posso farla io. Questa è una domanda da rivolgere ai cittadini, che oggi possono dire se si sentono meglio amministrati ed ascoltati rispetto al passato. Posso solo dire di aver sempre operato con onestà, lealtà e condivisione e sempre nell’ottica del bene comune, a servizio esclusivo della città e, molto spesso, sottraendo tempo alla mia vita privata!
- Nell’opposizione ci sono diversi leader ma nessun frontman che tiene insieme tutti. É voluto, é una vostra difficoltà a trovarlo o c’é ma non lo desiderate a capo?
Gran parte di chi oggi siede nei banchi dell’opposizione è un politico di esperienza dotato di un proprio patrimonio elettorale e culturale. Ognuno fa la sua parte e tutti siamo pronti a spenderci per l’altro per la comune difesa degli interessi della città.
- Lei cosa vuole fare da grande?
Vorrei riuscire a pensare sempre con la spontaneità, fantasia e creatività di un bambino.
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