- Iniziano a muoversi le prime dinamiche politiche per la scelta del primo cittadino. Alcune hanno il sapore di provocazioni, come quella lanciata da Felice Iossa che mette assieme Lello Russo ed Eduardo Riccio, coinvolgendo anche Azione. È una proposta irricevibile?
Pomigliano d'Arco in Azione è un progetto nato nel 2020 che oggi – a distanza di quasi tre anni - è diventato un circolo locale strutturato e presente sul territorio. Fa piacere che il lavoro fatto sia pubblicamente riconosciuto e che si coinvolga il circolo territoriale di Azione, che costantemente prova a concretizzare i principi liberali e riformisti, nei ragionamenti e nelle dinamiche politiche cittadine
.Siamo ancora in una fase di studio e di interlocuzioni preliminari, ma posso dire che la ricevibilità di una proposta la fanno soprattutto la credibilità delle persone e l’omogeneità delle idee politiche
- Azione ha sempre combattuto il governo formato da Pd e 5 stelle. Il risiko delle alleanze locali fa saltare la coerenza in genere?
La coerenza, specie in politica, non passa mai di moda, anzi per noi costituisce un elemento imprescindibile per la costruzione di una seria e concreta proposta politica. Pomigliano vale molto di più e merita una classe dirigente all’altezza del suo potenziale.
- Vi piace l’idea di una vasta coalizione?
Una coalizione tra più soggetti politici ha senso solo se esiste la condivisione di una visione di città, di punti programmatici fondamentali e un alto grado di rispetto reciproco tra gli alleati. Altrimenti si fa la fine del “laboratorio”.
- Sareste disposti a fare un passo indietro col vostro potenziale candidato a sindaco?
Questo non è ancora il momento dei passi indietro ma, anzi, dei passi avanti. Sicuramente Azione, di fronte a una proposta di governo della città seria e lungimirante, non anteporrà personalismi.
- Cosa mette sul tavolo delle proposte programmatiche Azione?
Dopo due anni di mal governo cittadino ci sono oggettive precarietà in tema di politiche sociali, di decoro urbano, di sicurezza e trasparenza. Noi partiamo dalle idee programmatiche proposte nel 2020, da attualizzare in funzione del contesto nel frattempo cambiato, alle quali aggiungiamo la necessità di costruire una struttura tecnico-organizzativa con le competenze giuste per poter acquisire i finanziamenti del PNRR.
- Avete mani libere dai vertici regionali nel gestire le alleanze a Pomigliano?
Un partito che sia sul serio tale, lascia sempre ai suoi rappresentanti territoriali la libertà di gestirsi, soprattutto nelle relazioni con gli altri esponenti politici.
Certamente non si può prescindere dalla base culturale e programmatica del partito, che si riverberano nelle scelte e nell'azione.
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