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Lello Russo, il capolavoro sarà risollevare Pomigliano

Saverio Auriemma • 16 maggio 2023

Ora bisogna accantonare i rancori e ognuno deve dare il proprio contributo in base ai ruoli e le responsabilità che gli competono. Al sindaco il duro compito di rimettere le cose al proprio posto, di restituire la onorabilità alla nostra comunità, duramente offesa nella parte a lei più sensibile, da una politica che, per un voto in più, ha narrato un paese amico dei camorristi.

di Saverio Auriemma


Rieccoli!! Di nuovo sconfitti!! Battuti da Lello Russo , l’incarnazione della Storia della nostra città. Di una storia che si è rivoltata contro chi voleva piegarla a suo uso e consumo.
Era già successo altre volte. Nel 2010, dopo lunghi 15 anni di potere assoluto del PD , avvenuto dopo che questi sferrarono un attacco politico violento e diffamatorio che portó, nel 1994, allo scioglimento del consiglio comunale per inquinamento camorristico, con Lello Russo principale imputato. salvo, poi, dopo un calvario durato 12 anni, vedersi restituire l’onore e la dignità con la formula piena : “il fatto non sussiste”.


 Il timbro della repubblica italiana fu rafforzato dalla volontà popolare, che appose il suo timbro con il voto democratico,che lo proclamó sindaco della città .
Nel 2015, lo ha voluto riconfermare al primo turno , battendo clamorosamente il suo competitor Michele Caiazzo, esprimendo, così, con il voto, un giudizio di condanna agli irresponsabili e torbidi comportamenti del 1994. E ora, appena il popolo ha annusato il tentativo di riproporre il clima del 1994, riportando la nostra città indietro di 30 anni, gli ha vomitato addosso tutto il suo disappunto, suonandolo con una sconfitta storica. Dispiace per i giovani, suoi seguaci, che all’epoca non erano ancora nati, e ora sono nelle mani di chi li usa strumentalmente con una politica bugiarda, impropriamente definita di sinistra.


Ora bisogna accantonare i rancori e ognuno deve dare il proprio contributo in base ai ruoli e le responsabilità che gli competono. Al sindaco il duro compito di rimettere le cose al proprio posto, di restituire la onorabilità alla nostra comunità, duramente offesa nella parte a lei più sensibile, da una politica che, per un voto in più, ha narrato un paese amico dei camorristi.


Alla opposizione, il compito di alimentare una sana competizione con proposte serie, espresse anche con durezza, senza, però, trascurare la concretezza.
Ci sono giovani presenze nelle liste e in consiglio comunale, in maggioranza e all’opposizione, che dovranno rappresentare la futura classe dirigente di Pomigliano, e maturarsi nel confronto politico alla pari, abbandonando toni offensivi o attribuendosi primati che non gli appartengono, autodefinendosi classe dirigente e marchiando gli altri, zerbini di Lello o al più, galoppini, mostrando una sdegnosa superiorità tutta da dimostrare.


Se questo sarà il nuovo profilo che si vuole costruire, vedrà un sindaco ben disposto a dare il suo contributo, trasferendo esperienza e capacità di governo, surrogati dai valori di un socialista che per sempre ha dedicato tutto se stesso al bene della pomigliano e dei pomiglianesi.

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