La coppettazione o cupping therapy, è una pratica dalle chiare origini orientali che consiste nell'applicazione su punti specifici del corpo, che seguono i percorsi dei meridiani energetici dell'antica medicina tradizionale cinese, di coppette di vario diametro in plastica o vetro a cui viene applicata una suzione a pressione negativa, che determina uno scollamento e un successivo innalzamento dei tessuti sottocutanei, che determina effetti benefici per l'organismo in quanto aumenterebbe il microcircolo e la perfusione sanguigna dell'aria trattata, diminuirebbe sindromi dolorose muscolo-scheletriche ed convoglierebbe eventuali tossine accumulate nell'area verso i canali linfatici di drenaggio. La coppettazione, per chi ne conoscesse ancora poco, sta conoscendo proprio in questi giorni, un'ampia visibilità in quanto agli ultimi Europei di Nuoto, in svolgimento a Roma, parecchi atleti(Gregorio Paltrinieri in primis) si sono presentati agli starter, con le caratteristiche macchie color violaceo-scuro tipiche della coppettazione. E visti i risultati positivi degli atleti italiani, sembrerebbe dare anche un forte giovamento. Ma cosa provocherebbe nell'atleta un miglioramento delle performance e gli ottimi risultati in gara??.
Dal mio punto di vista le teorie sono che comporterebbero un miglioramento dei risultati sono due: la prima è che l'applicazione delle coppette determinano un effetto benefico di risveglio muscolare dei muscoli sulle quali vengono applicate; la seconda più scientifica e veritiera è la teoria del gate control, o porta a cancello. L'applicazione delle coppette sui muscoli spinali e sui muscoli del cingolo scapolare determinano l'invio al cervello di stimoli propriocettivi più rapidi degli stimoli dolorosi che eliminano nell'atleta quella sensazione di stanchezza o dolorabilità dovuta alle fatiche di allenamenti e gare effettuate a breve distanza. Non ultimo è l'effetto drenante che la coppettazione determina sulle scorie di lattato e non solo accumulatesi nei muscoli sovraccaricati da gare continue e ravvicinate. Insomma sembrerebbe che le petecchie e le macchie scure color violaceo, siano solo un piccolo effetto collaterale da non considerare visti i riscontri favorevoli nell'applicazione delle coppette. Sebbene la coppettazione dia degli effetti benefici positivi nell'ambito delle sindromi muscolo-scheletriche, la pratica non è per tutti. Da evitare assolutamente in soggetti anziani, che assumono farmaci, soprattutto anticoagulanti, in gravidanza e chi ha patologie cutanee e lesioni della cute aperte. E soprattutto affidarsi nella sua applicazioni a mani esperte, fisioterapisti, medici e operatori che abbiano una buona conoscenza del metodo e che abbiano effettuato corsi ad hoc per praticarla. Per quanto riguarda la letteratura medica ci pervengono confortanti studi sull'utilizzo della coppettazione come pratica di medicina alternativa soprattutto dai paesi in cui trova da millenni largo uso, Asia, Giappone e Cina, ma esistono ancora pochi studi che ci diano certezze riguardo i protocolli di efficacia e sicurezza e sui possibili effetti collaterali e controindicazioni.
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